Confcooperative Piacenza sostiene lo studio promosso dal Comune di Piacenza, denominato “CommunityLog, per indagare le esigenze e i bisogni sociali dei lavoratori del polo logistico. Il progetto vede anche il coinvolgimento di Confindustria, Confapi Industria, unitamente a Fondazione Itl cui è affidata la sua realizzazione. Interessate dall’indagine le circa 40 aziende del settore iscritte alle associazioni di categoria, rappresentative di circa 3mila addetti, presenti sul territorio piacentino, attraverso la distribuzione di questionari e la raccolta di dati dalle imprese, con focus group dedicati. I dati che emergeranno da questa consultazione saranno presentati entro l’estate.

Nell’accordo di collaborazione tra Comune, Confindustria, Confapi e Confcooperative, si evidenzia la dimensione del polo logistico di Le Mose sia in termini di impiego professionale, con oltre 2500 adetti che, in alcuni periodi dell’anno, superano le 3000 unità, con ricadute socio-ambientali, economiche e lavorative che si estendono oltre i confini provinciali e regionali. Di qui l’impatto di un progetto che si articolerà sia nella somministrazione di questionari ai lavoratori del comparto – anche con l’ausilio di interpreti e mediatori culturali per superare eventuali barriere di comprensione linguistica – sia nel successivo confronto con gli stakeholders e con la collettività, per presentare pubblicamente la mappatura dei bisogni emersi e individuare, a partire dalle informazioni raccolte, le criticità su cui occorre primariamente intervenire.

Nel corso della presentazione a Piacenza Expo, il presidente di Confcooperative Piacenza Daniel Negri ha definito un'”idea meritoria quella del Comune”. “La nostra associazione rappresenta alcune cooperative importanti del territorio che operano nella logistica, con i risultati della ricerca si potranno integrare i servizi del welfare aziendale a quelli di natura pubblica. Le nostre imprese cooperative offrono già i propri soci una risposta di welfare sussidiario. Sarà inoltre importante che non si raggiungano con l’indagine solo le aziende già note ma anche tutte le altre”.